Le celle parametriche

Il sistema di modifica automatica nelle istruzioni della CEP, fu introdotto per gestire due diverse problematiche. La prima riguardava l'uso estensivo di tratti ciclici di programma, mentre la seconda concerneva l'uso di sottoprogrammi standard, cioè invarianti rispetto ai parametri. Entrambi i problemi potevano essere gestiti attraverso la modifica dell'indirizzo dell'istruzione; questo infatti poteva essere decomposto nella somma di tanti termini quanti erano i parametri e/o gli indici che definivano la quantità contenuta nella cella di memoria cui l'istruzione in esame si riferiva. La modifica automatica consisteva quindi nel sommare automaticamente, durante la fase di chiamata dell'istruzione, alcuni parametri od indici, all'eventuale parte costante dell'indirizzo contenuta nell'istruzione, prelevandoli da opportuni registri di modifica il cui indirizzo parametrico doveva essere indicato espressamente nell'istruzione.

Nella CEP vi erano due registri indicati con H0 e H1 di 15 bit l'uno quanti erano cioè i bit riservati all'indirizzo nelle istruzioni. Con apposita istruzione si poteva registrare in H0 un numero intero h0 e analogamente in H1 si poteva registrare un numero intero h1.

Consideriamo i due gruppi di celle di indirizzo:

 

{H0} = h0+0, h0+1,...,h0+30, h0+31

{H1} = h1+0, h1+1,...,h1+30, h1+31

 

Le celle di questi due gruppi erano le celle parametriche . Erano in tutto 64, numerate da 0 a 63 ed erano completamente individuate da un indice di gruppo (un bit che vale 0 per {H0} e 1 per {H1}) e da un indirizzo relativo compreso tra 0 e 31.